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 Contributo alla discussione sulla violenza per il Genoa Social Forum

Pubblicato da Redazione 11-01-2002 17:41
:: Giustizia
 

Il contributo dei Giuristi Democratici alla discussione prima delle manifestazioni contro il G8

L'associazione giuristi Democratici intende dare in seno al GSF al quale aderisce il suo contributo alla discussione sulla violenza, senza per questo avere alcuna intenzione di creare dissapori o divisioni al suo interno. Il fatto è che il tema impone una riflessione approfondita, considerato il clima di altissima tensione con il quale ci si avvicina al vertice dei G8.
Riteniamo che il GSF abbia fatto sicuramente la scelta giusta nel dichiarare pubblicamente che coloro che vi aderiscono non compiranno alcun atto di violenza e che rispetteranno la città e le persone, ivi comprese quelle in divisa.
Tuttavia, la discussione, a nostro avviso, necessita di un ulteriore approfondimento, in considerazione del fatto che:

1. i mass media di regime hanno compiuto, e continueranno a compiere un'opera sostanzialmente di criminalizzazione dei movimenti antiglobalizzazione, appioppandogli una etichetta difficile da staccare.
2. L'opinione pubblica e in genere i non addetti ai lavori, tendono a dire che i G8 sono criticabili, ma ciò non giustifica che va in piazza per spaccare tutto.
3. Le forze dell'ordine si stanno organizzando con mezzi e uomini senza precedenti rispetto a qualsiasi altra manifestazione di protesta.
4. In occasione degli ultimi vertici per es. Goteborg, si sono effettivamente verificati episodi di violenza, integranti veri e propri atti vandalismo, e nulla esclude che anche a Genova ci saranno persone tendenzialmente violente, che, se si può discutere se siano o meno condannabili dal punto di vista sociologico, esprimono un messaggio (di disagio) diverso da quello propugnato dal GSF e nel quale la nostra associazione non si riconosce.

Queste le premesse.
Il GSF ha già fatto uno sforzo notevole per chiarire quella che è la sua posizione e per distinguersi da chi, invero si renderà responsabile di atti di violenza. Sottolineiamo che si tratta di un "mettere le mani avanti" senza precedenti, in quanto i movimenti di protesta lo hanno sostanzialmente sempre dato per scontato.
Di fatto, tuttavia, oggi si sente la necessità di dichiarare che non si spaccherà niente per tutti i motivi sopra accennati.
Tuttavia, proprio per questi motivi, riteniamo che sarebbe opportuno spingersi oltre, e arrivare a una vera e propria critica, ragionata costruttiva, ma di ferma condanna nei confronti delle violenze di stampo vandalico che si dovessero eventualmente verificare in piazza.
Precisiamo, se mai ce ne fosse bisogno, che consideriamo atti vandalici e di violenza gratuita, non quelli posti in essere da coloro che tenteranno di varcare la zona rossa, a rischio della propria incolumità fisica, per ribadire il loro diritto a manifestare. E' questa una posizione che non condividiamo, ma che è comunque frutto di una scelta politica, e dunque per ciò rispettabile, anche se porterà inevitabilmente a degli scontri con la polizia.
Consideriamo violenze gratuite a nostro avviso, gli atti posti in essere a Goteborg quando, stando a quanto letto sui giornali, alcuni manifestanti sono entrati nei negozi, li hanno svuotati e hanno dato fuoco alle merci per fare delle barricate in strada.
Comportamenti del genere danneggiano gravemente tutta l'attività di coloro che da mesi e mesi dedicano il loro tempo all'organizzazione del Forum, delle manifestazioni, di tutta la campagna anti G8 a Genova e nel resto del mondo. Infatti:

* l'opinione pubblica non distingue tra coloro che faranno il Forum e coloro che romperanno le vetrine.
* I mass media faranno di tutto per non fare capire che una distinzione c'è ed anzi faranno di tutta un'erba un fascio.
* Le violenze gratuite daranno il pretesto alle autorità di Polizia per intervenire più brutalmente che mai nei confronti di tutti, senza fare distinzioni di sorta.
* la denuncia degli abusi e delle violenze delle forze dell'ordine saranno indebolite in quanto troveranno il pretesto negli atti di violenza gratuita.

Premesso tutto questo, riteniamo che sarebbe opportuno, anzi, indispensabile, nel contesto descritto, esprimere una netta condanna degli atti di violenza gratuita. Ciò anche nell' interesse di chi, vedi per esempio le c.d. Tute Bianche, cercheranno, pacificamente, di oltrepassare la zona Rossa, per affermare la loro libertà di manifestare.
Non avranno nessuna convenienza dal fatto che contemporaneamente qualcuno rovescerà ed incendierà vetture o romperà vetrine, anzi, il loro messaggio verrà annacquato, intorbidito, stravolto e manipolato da chi farà informazione.
Anche la denuncia delle violenze e degli abusi, ivi compreso il divieto di manifestare saranno indubbiambnete più forti. Se non c'erano atti di vandalismo a Goteborg, chi mai poteva osare giustificare (anche se non esiste giustificazione al riguardo) l'uso delle armi da fuoco da parte della polizia? Neppure il più becero conservatore.
Facciamo presente che la stessa Susan Gorge, commentando gli atti di violenza di Goteborg, in un articolo apparso su Repubblica a firma di Jopaquin Estefania, ha espresso un'opinione assolutamente simile alla presente, dicendo, in breve, che gli atti di vandalismo fanno il gioco dell'avversario, le idee e le ragioni e le proposte restano nascoste, chi pensa che spaccando vetrine attacca il capitalismo non ragiona politicamente, non si può costruire un movimento popolare ampio sulla base della violenza, si insulta coloro che rifiutano e condanna non la violenza.
Aggiungerei anche che la violenza divide, e che, a meno che non siamo in grado di promuovere da soli il progetto che portiamo avanti, abbiamo bisogno di allargare il fronte della protesta consentendo anche a chi è intimorito da possibili violenze, di partecipare. Rinnoviamo pertanto l'invito, fatto anche allo scorso GSF alle 19 quando se ne erano andati tutti, a che il GSF, esprima una condanna, politica e di fatto, nei confronti di tutti gli eventuali atti di vandalismo gratuito che si verificheranno a Genova durante il G8.

Il Coordinamento Nazionale Giuristi Democratici