Victor Toro, militante e dirigente politico cileno, arrestato e torturato durante la dittatura Pinochet, è attualmente sotto processo negli Stati Uniti per residenza e ingresso illegale nel Paese, dove vive da ventitré ed è dirigente riconosciuto delle lotte dei migranti e dei settori popolari. Si chiede gli venga concesso l'asilo politico cui ha diritto.
Il 6 luglio 2007, Victor Toro è stato arrestato dalla pattuglia di frontiera degli Stati Uniti, una agenzia del Dipartimento USA per la Sicurezza nazionale, mentre viaggiava sul treno da Amtrak a Rochester, New York. Subito è stato trasferito al carcere di Auburn, New York della contea di Cayuga. Lo stesso giorno dell’arresto è stata fissata una cauzione di 5.000 dollari, che è stata pagata lunedì 9 luglio 2007. Lo stesso giorno, Victor è stato liberato.
Un mandato a comparire (NTA) datato 6 luglio 2007 è già stato emesso dal Dipartimento per la sicurezza nazionale nei confronti di Victor Toro, con l’accusa di residenza e ingresso illegale negli USA. L’udienza era stata fissata per il 12 settembre 2007 a Buffalo, NY. Il Comitato di difesa di Victor Toro (VTDC) ha lanciato una campagna e ha presentato una domanda per spostare il luogo di competenza da Buffalo, New York, al Bronx, New York, dove vive Victor. La Corte di Buffalo ha accolto la domanda il 10 settembre. Al momento non è stata fissata una nuova data di udienza, speriamo venga fatto nelle prossime settimane.
Il collegio legale di difesa di Victor sta lavorando per ottenere l’asilo politico, ai sensi della sezione 208 dell’atto, il differimento dell’espulsione ai sensi della sezione 241 (B9 (3) dell’atto, il rilascio ai sensi dell’art. 3 della Convenzione contro la tortura, così come l’annullamento dell’ordine di espulsione secondo la sezione 240 A dell’atto.
Victor è un cittadino di nazionalità cilena che è stato incarcerato e torturato a causa della sua opposizione al governo illegale di Pinochet (1973-1990), gli venne assegnato un documento di sola uscita dal paese nel 1976 e venne dichiarato morto l’anno successivo dal dittatore Pinochet (Quindi l’ambasciata del suo paese, ancora oggi, non gli rilascia il passaporto). E’ entrato clandestinamente negli Stati Uniti nel 1984 ed è restato in questo paese fino ad ora. La persecuzione e il lavoro politico di Victor sono stati oggetto di diversi libri, tra i quali quello di Alistair Horne “Pequeno terremoto en Chile”. Inoltre Victor è stato inserito nella lista, insieme al leader del MIR, Miguel Enriquez ed al leader del PS, Carlos Altamirano, delle 13 persone più ricercate dalla dittatura appoggiata dagli USA di Augusto Pinochet nel 1973. Sua moglie, Nieves Ayress, è cittadina degli Stati Uniti e sua figlia, Rosita Toro, è residente permanente legale negli USA.
Fin dal loro arrivo negli Stati Uniti, Victor e Nieves hanno fondato l’associazione senza fine di lucro “la Peña del Bronx” (dal nome di quella fondata in Cile da Violeta Parra), che svolge attività culturale e fornisce aiuti alla comunità del sud del Bronx. Victor e la moglie hanno avuto parte attiva nell’organizzazione delle recenti manifestazioni di indocumentados sudamericani negli Stati Uniti.
Il Comitato di Difesa di Victor Toro chiede al Dipartimento di Sicurezza nazionale che venga concesso l’asilo politico a Victor Toro.
Per maggiori informazioni:
lapena2006@hotmail.com