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Comunicato dell'Associazione su quanto sta avvenendo in Val di Susa.
I diritti costituzionali e i manganelli della Polizia.
Indipendentemente dalle ragioni, che noi condividiamo, circa la pericolosità e la non opportunità della linea TAV-TAC Torino-Lione, espresse dalla popolazione locale, la notizia dell'aggressione compiuta nella notte tra il 5 ed il 6 dicembre dalle Forze dell'Ordine nei confronti di pacifici cittadini che stavano dormendo nelle tende lecitamente situate, con il permesso dei proprietari, su fondi che avrebbero dovuto essere temporaneamente occupati per l'installazione del cantiere di Venaus della progettata linea Torino-Lione non può non colpire ogni cittadino democratico.
Le immagini trasmesse dalle televisioni fanno giustizia delle temerarie affermazioni del Ministro Pisanu che nega qualsiasi carica nei confronti dei cittadini.
A quanto accaduto l'altra notte va, poi, aggiunto che da oltre un mese si sta assistendo, in Valle di Susa, ad una militarizzazione della zona, con veri e propri posti di blocco che impediscono la libera circolazione dei cittadini.
Quali cittadini, giuristi e democratici, ci chiediamo in base a quali norme di diritto tutto ciò possa essere giustificato, ci chiediamo chi si sia assunta la responsabilità di una simile decisione, chi possa arrogarsi il diritto di annullare impunemente diritti costituzionalmente garantiti, come quelli alla libera circolazione e, soprattutto, alla integrità fisica ed alla salute.
Ci chiediamo ancora come sia possibile che un Ministro della Repubblica esalti il comportamento delle Forze di Polizia, se esso é stato quello che tutte le televisioni ci hanno mostrato; chiediamo con forza al Ministro Pisanu di esplicitare le ragioni che hanno portato alla sua decisione..
Chiediamo il pronto intervento della Magistratura, affinché venga ripristinata la legalità nei comportamenti delle Forze dell'Ordine e vengano chiariti i limiti che in uno stato di diritto tali comportamenti devono incontrare ed esprimiamo la nostra solidarietà alla popolazione così colpita nella sua dignità ed integrità.
07 dicembre 2005
Associazione Nazionale Giuristi Democratici
Pubblicato da Redazione 21-12-2005 12:48
Il Direttivo dell'Associazione Nazionale Giuristi Democratici, riunitosi a Roma il 18/12/05
- preso atto della gravità della situazione venutasi a creare in Valle di Susa con il tentativo di imporre con la forza ad una intera Comunità un'opera, come la linea ferroviaria Torino-Lione, di rilevante impatto per la salute dei cittadini e per l'ambiente
rileva
- il drammatico deficit di democrazia che porterebbe a far prevalere sulla
volontà di tutta la popolazione valsusina la (presunta) volontà della restante popolazione italiana, con addebito delle conseguenze dannose solo a quella comunità;
- l'inaccettabilità di far prevalere interessi prettamente economici su diritti costituzionalmente garantiti, quale il diritto alla salute;
stimatizza
la decisione di intervento del Ministro degli Interni ed il successivo comportamento delle Forze dell'Ordine nella notte tra il 5 ed il 6 Novembre 2005 che ha prodotto numerosi feriti tra cittadini partecipanti ad un pacifico presidio, per di più dormienti, nonché la vera e propria militarizzazione del
territorio, con predisposizione di posti di blocco, che impediscono la
libera circolazione dei cittadini;
invita
le forze politiche a riesaminare la decisione assunta, tenendo conto delle criticità dell'opera rilevate da numerosi tecnici che hanno portato la comunità locale ad una inflessibile opposizione a tutela dei suoi diritti
invita, infine
la Magistratura a ripristinare il diritto dei cittadini valsusini alla libera circolazione, e ad accertare i fatti illeciti avvenuti da parte delle Forze dell'Ordine ed a perseguire i responsabili.
Roma, 18/12/05
Il Direttivo Nazionale dei Giuristi Democratici