ALTRI IN "COMUNICATI"
 
 
 In difesa dei refusniks

Pubblicato da Redazione 20-12-2005 01:40
 

L'adesione alla manifestazione in difesa degli obiettori di coscienza israeliani del 23.12.2003

I Giuristi Democratici, coordinamento nazionale e romano, aderiscono e promuovono l'iniziativa della Rete Ebrei contro l'occupazione: un presidio pacifico per chiedere giustizia per i 6 giovani obiettori di coscienza israeliani (refusniks), che si terrà il 23 dicembre 2003 alle ore 17,30, presso Largo Argentina in Roma.

L'obiezione di coscienza è un diritto umano fondamentale. In tutti gli ordinamenti democratici i diritti dell'uomo sono concepiti come fondamentali perchè l'uomo stesso è posto a fondamento del diritto. La coscienza è il fondamento di tutti i diritti e le libertà dell'uomo. Al tempo stesso essa è la prima garanzia, la prima e fondamentale forma di tutela dell'ordinamento contro ogni forma di degenerazione, di abuso e di violenza.

I due rappresentanti delle forze politiche e intellettuali della società civile israeliana e palestinese hanno manifestato, con il l'accordo di Ginevra, il profondo desiderio di pace in medioriente. Essi sono l'espressione politica della volontà popolare di veder trionfare la Giustizia e l'Accordo per i due Popoli, contro il terrorismo.

Ne prenda atto anche Sharon e lo Stato di Israele assuma l'istituto della libertà del pensiero, coscienza e religione nel proprio ordinamento, facendo proprie la Convenzione di Ginevra del 1967 e le risoluzioni 67/1998 e 45/2002, della Commissione Onu per i Diritti Umani e restituisca la libertà ai suoi obiettori, che testimoniano i valori dell'uomo di fronte alla storia.

Roma, 20 dicembre 2003

Giuristi Democratici

IADL in difesa dei refusniks

Pubblicato da Redazione 22-01-2004 22:58

L'Associazione internazionale dei giuristi democratici protesta con forza
presso il governo israeliano per le condanne inflitte a cinque giovani
obiettori di coscienza israeliani che hanno esercitato il loro diritto a
rifiutare il servizio militare.
Questi giovani pacifisti intendevano richiamare l'attenzione pubblica, in
Israele e nel mondo intero, sull'insopportabile situazione provocata dall
occupazione militare dei territori palestinesi, che viola il diritto
internazionale e numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.
Pertanto, la posizione giuridica di questi giovani pacifisti si basa sul
diritto internazionale e su importanti leggi israeliane come quella sula
dignità umana.
Apprezziamo molto l'impegno che questi giovani hanno dimostrato per la pace
e i diritti umani, rappresentando una parte crescente della società
israeliana e ponendo le basi per una pacifica coesistenza fra Arabi ed Ebrei
Israeliani e Palestinesi.
Le condanne loro inflitte appaiono ancora più impressionanti se si pensa che
tutti i religiosi ortodossi sono esentati dalla leva per motivi religiosi.
Le autentiche ragioni di coscienza e la genuina aspirazione alla pace
espresse dai giovani obiettori non meritano, agli occhi della Corte marziale
altrettanta considerazione e questo è inaccettabile.
Chiediamo l'immediata liberazione di Adam Maor, Haggai Matar, Shimri
Zameret, Noam Bahat e Matan Kaminer.

20 gennaio 2004