Alla cortese attenzione del Presidente Della Commissione di Giustizia della Camera
On. Anna Finocchino Fidelbo
A Tutti i Gruppi Parlamentari
Il Coordinamento Nazionale Giuristi Democratici in relazione alle proposte di emanazione di un provvedimento di clemenza e al conseguente dibattito instauratosi a livello nazionale ritiene di osservare quanto segue.
L'amnistia e l'indulto sono provvedimenti che si rendono oggi necessari per il constatato fallimento dello strumento penale, sia nella fase cognitiva che in quella esecutiva. L'incapacità dello Stato a rendere giustizia in modo certo e in un tempo ragionevole, la divaricazione tra processo supergarantito accessibile solo ai ricchi e processo sommario e senza alcuna seria difesa dei non abbienti, comporta una inaccettabile discriminazione a carico della emarginazione sociale e frustrazione per chi, imputato o parte offesa che sia, è in attesa di una risposta.
È inaccettabile, a maggior ragione, che la privazione della libertà personale, sia nella fase cautelare che in quella esecutiva, venga attuata mediante trattamenti non rispettosi della dignità umana e in aperto contrasto con i principi fondamentali del nostro ordinamento.
Le forze politiche tutte pagano a questo punto, con la giustizia penale al collasso e le carceri divenute invivibili, l'incapacità di affrontare in modo responsabile e coraggioso, svincolate da logiche di consenso, il tema giustizia.
Un provvedimento di indulto, allo stato assolutamente necessario e improrogabile anche per la situazione di attesa ormai creatasi tra la popolazione carceraria, deve però essere un primo passo verso un ripensamento complessivo del sistema penale e della sua funzione, ed una radicale riforma del sistema carcerario con la realizzazione di strumenti idonei ad un effettivo recupero sociale. La sicurezza dei cittadini, esigenza da tutti legittimamente avvertita, non può essere ancora una volta garantita soltanto attraverso il carcere e non viene messa in pericolo da un provvedimento clemenziale.
Parimenti un provvedimento di amnistia, che non sia un ulteriore premio per la criminalità economica già soverchiamente beneficiata da salvifiche prescrizioni indotte dai tempi biblici del processo, è accettabile se riferibile ad un serio progetto di depenalizzazione che riservi la sanzione penale a beni collettivi (salute, territorio, correttezza della pubblica amministrazione, ecc.).
Il Coordinamento Nazionale Giuristi Democratici
Amnistia e indulto
Pubblicato da Redazione 01-01-2001 17:39
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